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29 04 2013 | Rimini | Carim, soci approvano bilancio 2012. Fondazione, le dimissioni di Vernocchi

Lunedì, 29 Aprile 2013

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Rimini | Carim, soci approvano bilancio 2012. Fondazione, le dimissioni di Vernocchi


Oggi l’assemblea dei soci si è espressa in favore del bilancio di esercizio 2012 (da ottobre a dicembre, perché prima la banca era ancora commissariata) proposto dal consiglio di amministrazione di Banca Carim, e dal cda già approvato il 25 marzo. Presenti in sala Manzoni a Rimini circa 29,7 milioni di azioni ordinarie, oltre un centinaio di soci, su poco più di 46,9 milioni, ovvero il 63,20 per cento del capitale sociale. Ad approvare il bilancio la quasi unanimità dell’assemblea con un unico astenuto, portatore di 2.660 azioni ordinarie.


Tra gli interventi non sono ovviamente mancati riferimenti alla richiesta, da parte degli azionisti, di azioni di rivalsa nei confronti de vecchio cda. Qualcuno ha parlato di tintinnio di manette. Portavoce delle istanze, come già anche in altre occasioni, l'ex militare Enrico Cecchi a cui il presidente del nuovo consiglio di amministrazione Sido Bonfatti ha ribadito il no di Banca Carim, dopo che anche i commissari straordinari, effettuate le opportune verifiche e i rilievi, si sono espressi non in favore dell’eventualità di azioni di rivalsa. Bonfatti ha invece ricordato come il vecchio cda sia stato revocato immediatamente, “fatto non abituale né in Italia, né a Rimini”, ha detto il presidente.


A sostegno della nuova gestione si è espresso il presidente di Fondazione Carim Massimo Pasquinelli che ha accolto con parole benevole il lavoro fatto negli ultimi mesi e la fusione con Eticredito. Pasquinelli ha parlato di una banca in marcia verso autonomia ed equilibrio. Rispetto alla richiesta di azioni di responsabilità si è detto preoccupato da toni eccessivi. Infine un appello affinché si inizi ad agire di testa e non di pancia. “C’è un tempo per demolire e uno per costruire, quello della demolizione già c’è stato. Mi auguro che non prevalga per il futuro il desiderio di vendicarsi”.


Rimanendo in fondazione, questo pomeriggio, il vicepresidente Bruno Vernocchi ha rassegnato le proprie dimissioni irrevocabili, precisando che “i motivi di questa decisione sono di natura esclusivamente personale, in quanto dovrò dedicarmi a tempo pieno alla mia azienda”.


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